Come la rotazione delle scorte può incrementare i profitti della tua azienda
Il tuo inventario potrebbe essere una miniera d’oro non sfruttata. Gestiscilo bene e sbloccherai tutte le ricchezze che tu e il tuo direttore finanziario possiate desiderare. Ma ciò avverra solo se sarà gestito nel modo giusto.
Se invece sarà gestito male, l’inventario non sarà altro che una sorta di buco nero nell’azienda in cui vengono immessi i soldi, come un treno a vapore che utilizzi banconote per risalire una montagna.
L’inefficienza della supply chain comprometterà i risultati e il conto economico aziendale. Quindi, come puoi far lavorare il tuo inventario il più possibile? Come raccogliere i frutti di ogni centesimo investito? E come assicurarsi che l’inventario produca profitti, non che li deteriori?
Less is more!
Meno è meglio! Ognuno vuole sempre ottenere il massimo valore possibile e, soprattutto, i massimi profitti possibili con la minima quantità di scorte.
Pertanto, quando si tratta di livelli di inventario, “less is more”!
Non è certo un obiettivo facile. Per essere sicuri di poterlo raggiungere, è necessario che ogni euro speso sia considerato importante. Ecco perché abbiamo scritto questo articolo.
In questo blog ti diremo tutto quello che c’è da sapere sulla rotazione delle scorte.
Parleremo di come utilizzare il tuo turnover delle scorte per valutare l’efficienza. Approfondiremo l’aspetto di avere un buon indice di rotazione delle scorte. Ed esploreremo anche alcune strategie pratiche per rendere più veloce la rotazione delle tue scorte.
Partiamo dall’inizio.
Cosa è la rotazione delle scorte?
La rotazione delle scorte è un semplice rapporto. Tuttavia, questa potente formula può rivelare alcune informazioni critiche sullo stato di salute dei processi della supply chain:
Quante volte hai venduto e sostituito le tue scorte in un determinato periodo?
Il tasso di rotazione delle scorte può essere calcolato dividendo il costo del venduto per il valore medio del magazzino. Semplificando e rendendo logico il discorso, consideriamolo su un periodo di 12 mesi.
Un indice di rotazione delle scorte più elevato indica una migliore strategia di vendita e un approccio più efficiente alla gestione delle scorte.
D’altra parte, un tasso di rotazione delle scorte più basso dimostrerebbe il contrario. O vuoi innescare una lunga discussione con il team di vendita, o hai un eccesso di scorte che non riesci ad evitare.
Naturalmente non è sempre così (e ne parleremo più avanti), ma in sostanza la rotazione delle scorte è un indice molto utile. Continua a leggere la prossima sezione per saperne di più!
Ora, possiamo applicare l’indice di rotazione delle scorte all’intero assortimento, alle singole categorie di prodotti o anche a una specifica SKU. Tuttavia, è importante notare che il turnover delle scorte si basa su una media.
Perché è importante la rotazione delle scorte?
La possibilità di ottenere una fotografia istantanea dell’efficienza della tua azienda dovrebbe essere sempre apprezzata. Anche se la risposta potrebbe non piacerti, l’indice di rotazione delle scorte ti fornirà questo quadro.
La rotazione dell’inventario può rivelare molte cose sulla tua azienda. Ecco 3 dei motivi più importanti per cui dovresti utilizzare la formula dela rotazione del magazzino:
Motivo numero uno: Flusso di cassa
Si potrebbe pensare che avere dello stock on site, pronto e in attesa di essere venduto, sia un vantaggio per l’azienda ed in alcuni casi può esserlo. Tuttavia, se hai più scorte di quelle che ti servono davvero, potrebbe essere il contrario.
Dopo tutto, quanto più a lungo le scorte rimangono in magazzino, tanto più a lungo dovrai aspettare per avere un ritorno sul tuo investimento iniziale.
Un tasso di rotazione delle scorte più elevato indica che il tuo approccio alla gestione delle scorte è più efficace nel convertire le scorte in denaro.
Naturalmente, vendere un articolo in modo più rapido significa anche ricevere più velocemente il denaro ricavato dalla vendita. Questo, a sua volta, migliorerà il flusso di cassa, accelererà il ciclo cash-to-cash e renderà più piacevole la lettura del conto economico.
Avrai più liquidità in banca, sarai in grado di individuare e sfruttare più opportunità di crescita e pagherai anche i debiti più velocemente, riducendo gli interessi e ottenendo così un contesto dalle prospettive più rosee.
Motivo numero due: Gestione dei costi
Se il tasso di rotazione delle tue scorte è basso, potresti avere troppe scorte. E questo può comportare numerose insidie.
In primo luogo, si blocca il capitale circolante. Ma aumenterà anche i costi di stoccaggio e di detenzione delle scorte. E se hai bisogno di altri spazi di magazzino, non sarà certo economico.
E questo prima di considerare l’aumento del rischio di perdere le scorte a causa dell’obsolescenza. Perdere fatturato perché si è gettata metà delle scorte in un inceneritore non è per niente piacevole.
In parole povere, la formula dell’indice di rotazione delle scorte può essere uno strumento utile per rilevare se i costi della supply chain stanno scappando dal nostro controllo.
Top tip: Il costo reale della detenzione delle scorte potrebbe sorprenderti. Scopri come calcolare i costi della supply chain e come ridurli in modo proattivo con la nostra infografica sui costi di magazzino.
Motivo numero tre: Gestione del rischio
Tenere sotto controllo la rotazione delle scorte può anche aiutare a limitare i rischi a cui ci si espone. Aumenta il tuo livello di conoscenza e lascia meno cose al caso.
Nella gestione delle scorte questo è un aspetto positivo. Come si dice, la conoscenza è potere.
Ogni volta che è possibile prendere una decisione informata rispetto a un’ipotesi azzardata, la tua azienda ne trarrà giovamento e tale decisione dovrebbe avere la priorità.
Un monitoraggio attento aiuterà le tue operations e la tua strategia finanziaria. Evidenzierà le aree da migliorare e fornirà suggerimenti su dove andare ad ottimizzare.
Inoltre, adottando misure volte a migliorare costantemente la rotazione delle scorte, si avranno più soldi a disposizione per rispondere a eventuali problemi imprevisti.
Top tip: la gestione della supply chain si basa sulla gestione del rischio. Certo, le supply chain disruptions non sono un concetto nuovo, maa negli ultimi tempi sembra che la portata e l’impatto degli shock della supply chain siano aumentati in modo esponenziale. Scopri quali sono le misure che puoi adottare per mitigare il rischio con la nostra guida sulla pianificazione della supply chain.
Calcolo dell’indice di rotazione delle scorte
La rotazione delle scorte è un ottimo modo per monitorare l’efficienza.
Le formule per misurare l’efficienza della gestione dell’inventario sono numerose. Esistono diversi modi, eccone alcuni.
Indice di rotazione delle scorte:
Questo è ciò cha di cui parliamo prevalentemente oggi ed è un modo molto popolare di analizzare il successo dei tuoi obiettivi di ottimizzazione delle scorte.
Questo ratio, come abbiamo detto, è una misura semplice: Quante volte hai venduto e sostituito il tuo inventario in un determinato periodo?
Di solito si tratta di un anno, ma può variare a seconda dell’azienda.
La formula è la seguente:
Rotazione delle scorte = COGS (Costo del venduto) / Valore medio delle scorte
Se il tasso di rotazione delle scorte è pari a 6, significa che in quel periodo hai venduto e sostituito le scorte 6 volte. Non male!
Tempo medio di giacenza del magazzino (DIO):
“Giorni di rotazione del magazzino”, “tempo medio di giacenza del magazzino“, “rotazione del magazzino” o “days inventory outstanding(DIO)”: tutte queste definizioni si riferiscono allo stesso calcolo.
Il tempo di giacenza del magazzino (DIO) è un’altra semplice formula che misura il numero medio di giorni di giacenza in magazzino.
Naturalmente, un DIO più basso significa che i prodotti escono più velocemente dalla porta e che ci sono meno giorni in cui rappresentano un peso. Questo significa che saranno più produttivi e più efficienti.
Un indice di rotazione delle scorte più elevato indica il contrario.
La formula per calcolare il tempo medio di giacenza del magazzino (DIO) è la seguente:
Inventario medio / Costo del venduto X 365 (per la media annuale).
Margine lordo di ritorno sull’investimento (GMROI):
C’è una differenza di valore tra quello che hai pagato per il tuo stock e quello per cui il tuo cliente lo comprerà.
Almeno, si spera che ci sia, e che sia a tuo favore. In caso contrario, la tua attività potrebbe essere in grave difficoltà.
Questa differenza può essere calcolata utilizzando il rapporto tra margine lordo e ritorno sull’investimento (GMROI).
Il modo in cui si risolve la questione è il seguente:
GMROI = Profitto lordo / Costo medio di magazzino
Un numero più basso indica che hai troppe scorte o che non stai vendendo con un margine sufficientemente alto. Un rapporto o un numero più alto è un buon segno e significa che stai ottenendo un ottimo rapporto qualità-prezzo.
Rapporto costi di gestione del magazzino:
Se dovesti sommare tutti i costi di gestione delle scorte, a quanto ammonterebbe il totale? Stiamo parlando del prezzo per acquistare, immagazzinare, spedire, assicurare e coprire tutti gli operatori di magazzino, le spese generali, tutto.
Questa formula lo risolve per te.
Rapporto costi di gestione del magazzino (%) = Costi di gestione totali / Valore totale del magazzino X 100
Se il rapporto è basso, significa che il processo di gestione delle scorte è efficiente. Al contrario, un rapporto più alto suggerisce che stai tenendo troppe scorte e che stanno consumando i tuoi margini…
Indice di scorte obsolete:
Molte delle formule sopra riportate possono evidenziare un problema di eccesso di scorte. E ci sono molte ragioni per cui le scorte in eccesso sono un problema. Ma qual è la percentuale del tuo inventario che non puoi più vendere?
Per calcolarlo e analizzare quanto ti sta costando, usa questa formula…
Rapporto scorte obsolete = Valore degli articoli di magazzino non utilizzati di recente / Valore contabile totale delle scorte.
La definizione di “nessun utilizzo recente” come nessuna vendita negli ultimi 6 mesi o nell’ultimo anno è a tua discrezione.
Un rapporto più basso indica che stai gestendo abbastanza bene il tuo inventario e che stai tagliando gli sprechi dove possibile. Un rapporto più alto denota il contrario ed evidenzia un potenziale problema da risolvere.
Come si presenta una buona rotazione delle scorte?
Tutte le formule di cui sopra sono utili a loro modo.
Ma per la prossima parte ci concentreremo su quella della rotazione delle scorte… visto il titolo dell’articolo.
L’aspetto “buono” di una scorta varia a seconda di ciò che si vende e del settore in cui si opera. L’opinione generale è che una buona rotazione sia tra 4 e 6.
La teoria suggerisce che un alto rapporto di rotazione delle scorte significa che stai gestendo le scorte in modo efficiente. Ma potrebbe anche suggerire che non ne tieni abbastanza per soddisfare la domanda.
Se si pensa alle aziende di beni di largo consumo o alimentari, la rotazione delle scorte sarà molto elevata. È impossibile tenere alcuni prodotti alimentari sugli scaffali per molto tempo e quindi le scorte devono ruotare ogni pochi giorni per mantenere i prodotti freschi.
In questo modo le cifre della rotazione delle scorte salgono a due cifre. Ma non dimentichiamo che il rischio di obsolescenza è sempre elevato.
Se si confronta questo dato con quello di altre attività, per sempio con un’azienda che distribuisce ricambi per auto d’epoca, la differenza è enorme. Una rotazione di scorte in questo caso potrebbe essere di 1 o 2.
Il punto chiave è che il “buono” ha un aspetto diverso per tutti noi.
La tua azienda avrà un’idea di “buono” diversa da quella dell’azienda vicina.
Che cosa potrebbe influenzare la rotazione delle scorte della tua azienda?
La risposta rapida è: diverse cose. Ma analizziamole tutte in dettaglio.
1. Volume delle vendite:
Se le vendite aumentano, più alto sarà l’indice di rotazione delle scorte. Presumendo, ovviamente, che i livelli di inventario rimangano stabili.
Una domanda più elevata significa naturalmente che i prodotti vengono venduti più rapidamente e quindi hanno un indice di rotazione delle scorte più elevato rispetto a quelli con vendite più lente che rimangono in magazzino più a lungo.
2. Livelli di inventario:
Mantenere le scorte in eccesso potrebbe ridurre il tuo indice di rotazione delle scorte. Se non lo vendi e rimangono sugli scaffali del tuo magazzino e sui libri contabili, questo avrà un impatto sulla performance.
Ma ancora una volta, si tratta di trovare un equilibrio. Una riduzione troppo rapida dei livelli di inventario può significare che non si è pronti in caso di ripresa della domanda.
E questo si ripercuoterà a sua volta sul tuo rapporto qualità/prezzo, in quanto dovrai lottare per soddisfare la domanda dei clienti.