Indice dei contenuti
Indice dei contenuti- Navigare nella Direttiva sulla Rendicontazione della Sostenibilità Aziendale: Una Guida alla Conformità
- Direttiva CSRD: Cos’è e Perché è Importante
- Chi Deve Conformarsi alla CSRD?
- Tempistica per la Conformità alla CSRD
- Cosa Fare Subito
La Direttiva sulla Rendicontazione della Sostenibilità Aziendale (CSRD) è una normativa europea fondamentale che obbliga le aziende a divulgare i propri sforzi in tema di sostenibilità secondo definizioni standardizzate. Garantendo la trasparenza nella rendicontazione, la CSRD consente agli investitori di valutare e confrontare le performance aziendali in base a criteri chiave di Ambiente, Sociale e Governance (ESG).
Come parte del nostro impegno verso la sostenibilità, Slimstock si sta preparando a soddisfare i requisiti della CSRD entro il 2025. In questa serie di articoli, vogliamo spiegare la direttiva e condividere il nostro percorso verso la piena conformità.
Direttiva CSRD: Cos’è e Perché è Importante
Il percorso verso la conformità alla CSRD inizia con un accordo globale fondamentale: l’Accordo di Parigi. Firmato nel 2016, ha riunito quasi tutti i paesi del mondo con un obiettivo comune: limitare il riscaldamento globale a ben al di sotto dei 2 gradi Celsius, mirando idealmente a 1,5 gradi. Per raggiungere questo obiettivo, le emissioni di gas serra devono essere ridotte significativamente, con l’obiettivo di ridurle del 50% entro il 2030 e di raggiungere le emissioni nette zero entro il 2050.
Sfruttando questo slancio, nel 2020 la Commissione Europea ha introdotto il Green Deal Europeo, un insieme di misure volte a rendere l’UE neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050. La CSRD è una delle iniziative di questo quadro, che assicura che le aziende divulghino un ampio spettro di indicatori di sostenibilità.
Sebbene la direttiva includa sicuramente la rendicontazione ambientale, essa va ben oltre, incorporando anche aspetti sociali e di governance. L’obiettivo principale è fornire agli investitori i dati necessari per considerare i fattori ESG nella valutazione delle aziende, consentendo decisioni più informate e supportando la transizione verso un’economia sostenibile.
Chi Deve Conformarsi alla CSRD?
La CSRD si applica a diverse categorie di aziende. I principali criteri sono:
- Grandi Aziende: Queste devono soddisfare almeno due dei seguenti tre criteri:
- Più di 250 dipendenti
- Fatturato annuo superiore a 50 milioni di euro
- Attivo totale superiore a 25 milioni di euro
- Aziende Quotata in Borsa: Le aziende quotate nei mercati regolamentati dell’UE sono soggette alla CSRD. Tuttavia, le piccole aziende con meno di 10 dipendenti o un fatturato inferiore a 700.000 euro sono escluse.
- Aziende Non UE: Le imprese non UE con operazioni rilevanti nell’UE, inclusi un fatturato netto di 150 milioni di euro nell’UE e almeno una filiale o succursale nell’UE, dovranno anch’esse conformarsi.
- Piccole e Medie Imprese (PMI): Sebbene le PMI quotate nei mercati regolamentati dell’UE siano soggette alla CSRD, dovranno rispettare requisiti di rendicontazione meno rigorosi e avranno una scadenza più dilazionata.

Tempistica per la Conformità alla CSRD
La tempistica per la conformità varia a seconda della dimensione dell’azienda e dello stato di quotazione:
- Grandi Aziende Quotate: Queste devono iniziare a produrre rapporti conformi alla CSRD per l’anno fiscale 2024, che dovranno essere presentati nel 2025.
- Grandi Aziende Non Quotata: Queste seguiranno un anno dopo, con rapporti per l’anno fiscale 2025 da presentare nel 2026.
- Aziende di Mercato Intermedio e Aziende Non UE: Nel 2026, le aziende di mercato intermedio quotate in borsa e le aziende non UE con operazioni rilevanti nell’UE dovranno conformarsi.
Per facilitare la transizione, i primi anni avranno requisiti di rendicontazione più flessibili. Tuttavia, a partire dal 2028, tutte le aziende dovranno conformarsi pienamente alla direttiva, senza provvedimenti graduali.
Cosa Fare Subito
Inizia ora: prima inizi a prepararti per la conformità alla CSRD, più facile sarà il processo. Il primo passo è determinare a quale gruppo di rendicontazione appartiene la tua azienda e comprendere i requisiti specifici e le scadenze.
Gli aspetti principali da considerare includono:
- Integrare la rendicontazione della sostenibilità nel bilancio finanziario: Il rapporto sulla sostenibilità dovrà essere approvato insieme ai bilanci finanziari, quindi è fondamentale integrare questi due processi.
- Pianificare in anticipo: Inizia a preparare il tuo primo rapporto con largo anticipo. Idealmente, comincia a raccogliere i dati prima dell’anno fiscale che coprirà.
Nella prossima parte di questa serie di articoli, delineeremo i passi pratici per aiutarti a iniziare con il tuo primo rapporto CSRD, fornendo indicazioni su cosa focalizzarti e come strutturare il tuo approccio alla rendicontazione.
Abbracciando la CSRD e preparando in anticipo, assicuri che la tua azienda non solo sia conforme, ma sia anche ben posizionata per sfruttare l’attenzione crescente sui fattori ESG nelle decisioni di investimento.




